La grande soddisfazione dopo l'allestimento della mostra
Metto di seguito alcune righe scritte per la presentazione.
"...
Di Carla metterò subito in rilievo
l'amore per l'architettura. Linee e costruzioni sono la base della
sua pittura, anche se alcuni soggetti, trattati nel tempo, dimostrano
come sappia ben districarsi pure in altre direzioni. Direi che il
colore ha saputo imporsi in modo evidente in questi ultimi due-tre
anni. Soprattutto è cambiato decisamente il suo modo di entrare
nella pittura. Vederla affrontare con determinazione e serenità
situazioni anche complesse fa davvero piacere e per questo vorrei
proporre il suo atteggiamento quale segno di una maturità acquisita,
sia per quanto riguarda la tecnica e la capacità espressiva, sia per
il senso che noi intendiamo dare al cammino di per se stesso oltre
che alla meta cui legittimamente aspiriamo.
Di Giancarlo posso solamente in parte
assecondare il desiderio che io dica di lui poche parole.
La sua ritrosia ad occupare il campo è
conosciuta da tutti, spesso ci rammenta che le sue opere vanno
osservate da lontano, si muove quasi in punta di piedi, non solo
sulla carta ma anche quando cammina
in mezzo a noi. Osserva con
attenzione i diversi acquerelli, è pronto a sottolineare le
conquiste di ciascuno,
è generoso per natura, rimane incantato ed è
sincero!
Ma il suo lavoro, che oso definire
certosino, lo ha portato finalmente ad una consapevolezza che fino a
qualche tempo fa nemmeno si sarebbe sognata. Forse il segno-disegno
conquistato con una caparbietà non comune, gli ha permesso, lungo il
percorso, di incontrare anche quei colori particolari che, nella
trama fitta e a volte intricata, nascondono – o manifestano - una
sensibilità e un amore per il bello decisamente invidiabili.
Adesso lui si trova davanti ai suoi
quadri e pensa che forse non sono suoi, o, meglio, sa che sono frutto
della sua creatività e della sua personalissima ricerca, ma vederli
tutti insieme... beh! È una sorpresa che lo lascia del tutto
stupefatto e meravigliato.
...
A parte abbiamo voluto mettere alcune
opere del nipote di Giancarlo, Tommaso, sono significative di
un'attenzione particolare che il nonno ha saputo donare, sono il
segno di una libertà e qualità espressive che nel bambino, grazie a
Dio, sono normalmente presenti. Sta a noi sperare che in questo mondo
costruito sempre più su tecnica e commercio, abbia ancora senso
parlare di arte e farne esperienza, al punto di comprendere come per
l'uomo la semplice libertà di esprimersi artisticamente sia una
ricchezza unica, da salvaguardare e da promuovere.
Concludo con una frase che ho letto
scorrendo i miei appunti...
"Ricordate che l'acquerello è la
tecnica più difficile,
ma, in un certo senso, anche quella che dà
più soddisfazioni.
Non hà nè l'austerità del disegno in
bianco e nero,
nè la sontuosità della pittura ad olio,
ma è un
contributo luminoso
al vocabolario dell'arte."
Luigi -Velo d'Astico, 12 Ottobre 2013 –
Biblioteca Comulale "A.Fogazzaro".
L'altra creatività di Carla Anna!!!